Le ragazze stanno bene? Indagine di Save the Children

Le ragazze stanno bene? Indagine di Save the Children

TITOLOLE RAGAZZE STANNO BENE?
INDAGINE SULLA VIOLENZA DI GENERE ONLIFE IN ADOLESCENZA
AUTORESave the Children
A cura di: Chiara Antoniucci, in collaborazione con Silvia Taviani
Con il contributo di: Elena Caneva, Brunella Greco, Stefania Rossetti
TEMI TRATTATIViolenza di genere, violenza online adolescenza, adolescenti, identità di genere, legami sentimentali, educazione all’affettività, violenza psicologica, violenza emotiva, teen dating violence (violenza di coppia tra adolescenti), stereotipi di genere, onlife (esperienza di vita in un intreccio tra online e offline), segnali violenza domestica, orfani di femminicidio.
SINOSSIIl Report parte dalla individuazione degli stereotipi di genere e dall’esperienza di crescere onlife degli adolescenti. Oltre che avviare una propria ricerca, si avvale anche di dati raccolti da altri soggetti (Polizia postale e ISTAT per citarne alcuni) per analizzare il fenomeno della violenza di genere in adolescenza. Un fenomeno che assume forme sempre più variegate con l’ampliamento della vita digitale (tra cui la diffusione non consensuale di immagini intime, abusi relazionali digitali, cyberstalking, azioni di controllo).

La parola passa ai giovani che hanno sperimentato forme di violenza di genere; tramite un’indagine qualitativa finalizzata all’incontro e al dialogo con ragazzi che fossero entrati nel circuito penale a seguito di reati inerenti queste tematiche e, dove possibile, con il coinvolgimento dell’online con l’obiettivo ulteriore di andare ad esplorare anche questa interconnessione.

Il Report si conclude con una serie di raccomandazioni rivolte al Ministero dell’Istruzione e del Merito, al Ministero della Salute, all’ISTAT, alla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, al Ministero della Salute, alle Regioni e alle Province Autonome. Ognuno riceve una raccomandazione diversa con la finalità di sostenere i genitori e formare il personale docente, gli educatori e le educatrici perché possano essere in grado di accogliere la richiesta di formazione e presenza che arriva dagli/dalle adolescenti.
REPORT COMPLETOScaricalo sul sito dell’autore
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